Il family business bolognese, leader negli accessori in pelle per le griffe, ha svelato il nuovoheadquarter frutto di un investimento di 20 milioni di euro e con macchinari 4.0.
Vivolo cresce, svela il nuovo headquarter e dà il via a una nuova business unit per pelletteria ecalzature. Il family business bolognese, ma con sentite origini avellinesi (il fondatore LucianoVivolo è di Bagnoli Irpino), leader per la produzione di salpe, etichette e accessori in pelle perla moda d’alta gamma e 100% Made in Italy, nei giorni scorsi ha inaugurato il nuovo headquarter diSan Lazzaro di Savena (Bologna), esteso su 10 mila metri quadrati e con grande attenzioneall’ambiente, al riuso delle risorse e al benessere delle persone. Un maxi building all’avanguardia, mixtra manifattura e giardino, attivo già dal 2020 ma svelato solo ora, frutto di un investimento di 20milioni di euro e con all’interno oltre cento macchinari avanzati in ottica di industria 4.0, con lafiliera integrata verticalmente e con un magazzino che ospita 200mila metri quadrati di pelli.«Abbiamo chiuso il 2022 con un aumento del 30% del giro di affari a quota 20 milioni di eurofornendo circa 60 brand, di cui la metà stranieri», ha spiegato a MFF lo stesso Luciano Vivolo, che hafondato l’azienda nel 1977 partendo dalle toppe per i maglioni, di fatto in ottica upcycle antelitteram.
«Adesso vogliamo rafforzarci creando una nuova area aziendale dedicata a prodotti per calzature e pelletteria, con l’idea di assumere unaventina di persone nel giro di un paio di anni, che si aggiungono agli 80 dipendenti di oggi, che hanno un’età metà media di circa 30 anni, ea un indotto di 200 persone tra Emilia Romagna e Veneto», ha aggiunto Vivolo.
L’imprenditore, che sta anche pensando di investire nellafascia media del mercato «con macchinari sperimentali che ci permettono di realizzare fino a 120 mila pezzi al giorno», ha poi parlato delfuturo del gruppo dove già oggi lavorano i quatto figli Salvatore, Eloise, Luciana e Matteo, con ruoli manageriali. «Per ora non pensiamo afondi di investimento, andiamo avanti da soli», ha detto. Faro dello sviluppo di Vivolo è da un lato l’altissima qualità, con ogni pezzo (8milioni l’anno) stampato e realizzato singolarmente, e dall’altro l’innovazione, con tantissime proposte creative sviluppate ogni anno, anchegrazie all’archivio storico, che poi vengono scelte per le collezioni dai brand, da Chanel a Dior, da Hermes a Gucci, Stefano Ricci, LouisVuitton, Moncler, Ralph Lauren, Giorgio Armani, Burberry e Tom Ford solo per fare un po’ di nomi. Tra i progetti per formare i giovaniartigiani, vista la difficoltà di reperire manodopera specializzata, spicca quello con l’Accademia di belle arti di Bologna per un concorsorivolto ai ragazzi.
Articolo pubblicato su MF Fashion.